Pp. 2 e 1/2 su carta di cm. 19 x 12 intestata GV. "Vanità delle vanità. Tutto sotto il sole è vanità! Povero Tiberini! Neppure nel manicomio .... ha potuto liberarsi di quella minuscola contagioso - epidermica macchietta.... che si chiama vanità!! .... Non so s'egli fosse profondo musicista, ma certo ad onta d'una brutta voce nasale fu cantante ed attore meraviglioso! Il Trovatore però non fu scritto per lui ma per Baucardè. Meno male, se la persuasione di averlo cantato per primo.... ha procurato alla povera sua mente ... qualche momento ... di felicità! Verdi non conobbe mai Wagner neppure di vista. Questa grande individualità, ora scomparsa non fu mai afflitto dalla ... vanità, ma divorato da un orgoglio incandescente, smisurato come Satana, Lucifero, il più bello degli angeli caduti dal cielo!" (Il tenore Mario Tiberini morì nel manicomio di Reggio Emilia nel 1880. Wagner invece era morto da pochi giorni, il 13 febbraio 1883 a Venezia). |
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